Il Boom dei dog sitter

06.09.2013 15:06

 

 

In Italia il boom dei dog sitter: ma serve un "fisico bestiale"

Nuovi mestieri. Sono richiesti e ben pagati e sostituiscono padroni pigri o che non possono prendersi cura dei loro cani (e non solo).

 

Avete presente quei pazzi circondati da cani che tutti, accuratamente, evitano per strada? Quei poveracci di cui non si vedono neppure i piedi tante sono le zampe “pelose” che li assediano. Ecco, quelli sono i dog sitter. Anzi, per la precisione, dog walker. Sì, perché esiste una differenza sottile ma sostanziale: i sitter, come le balie che si occupano di cuccioli d’uomo, accudiscono Fido a domicilio oppure ospitandolo nella propria abitazione (detta pensione). Il walker, invece, porta a passeggio il cane di altre persone, un’attività all’aria aperta svolta spesso da ragazzi sportivi di corporatura atletica (bisogna avere parecchia forza per tenere a bada un gruppo di cani o un molosso).

 
Insomma, sollevano i padroni che, per motivi di lavoro o semplicemente per pigrizia, non possono assolvere al rito quotidiano della passeggiatina, evitandogli fastidiose levatacce e faticose uscite notturne. Se per alcuni è solamente un gioco redditizio, per altri, invece, può trasformarsi in una cosa seria che serve a pagare bollette, pannolini e persino il mutuo. Ma se, ora seduti comodamente in poltrona, state pensando che portare a passeggio un cane, fargli fare i suoi bisognini, o farsi trascinare fino al parco più vicino per una corsetta sia una delle cose più semplici del mondo, beh, non avete capito nulla. Durante la nostra piccola indagine nel mondo degli accompagnatori di cani abbiamo scoperto che non solo questo è un lavoro a tutti gli effetti, ma che è anche particolarmente impegnativo: servono pazienza, passione, responsabilità e un fisico bestiale.

Occorre fare innanzitutto una distinzione. Escludendo i pochissimi professionisti, esistono due categorie di dog walker: gli studenti e gli extracomunitari. Nella prima rientrano anche quelli che i libri non li aprono da anni ma, si sa, studente è meglio che disoccupato. Si tratta per lo più di ragazzi tra i 17 e i 25 anni che cercano d’arrotondare con lavoretti saltuari e, neanche a dirlo, in nero. La loro tariffa oscilla tra gli otto e i 10 euro per 30-40 minuti. Se state cercando un dog sitter/walker non prendete neppure in considerazione questa tipologia. Nella maggior parte dei casi non hanno esperienza e, nel tentativo di ottimizzare tempi e guadagni, finiranno col portare il vostro cane in giro con altri sette bestioni, con conseguente insoddisfazione del vostro amato Fido e rischi che potete facilmente immaginare. La seconda categoria, quella composta da extracomunitari, ha come caratteristica principale i prezzi stracciati. Anche in questo settore a dominare sono i cinesi che, per pochi euro, sono disposti a sobbarcarsi di intere colonie pelose. Offrono prezzi da bancarella in saldo (5-9 euro) oppure forfait competitivi: 10 euro per l’intera giornata. Ed ecco spiegato il motivo della muta di cani; ne servono parecchi per avere un ritorno economico concreto.

Poi, ci sono i professionisti. Gente che ha avuto cani per tutta la vita e che ha deciso di trasformare una passione in mestiere. In questo caso i prezzi aumentano leggermente, ma il servizio è di tutt’altra qualità. Semplicemente queste persone parlano coi cani. Riescono dove anche i padroni hanno fallito, trasformando i più feroci Cerbero in dolci e mansueti agnellini. In America quella del dog sitter/walker è una vera e propria figura professionale ed esistono decine di agenzie specializzate che per 20 dollari offrono 40 minuti di passeggiata. Da noi, per un tempo simile, bisogna sborsare 15-20 euro, a meno che non si faccia un forfait per lunghi periodi. Ci sono padroni che arrivano a spendere mensilmente - per 20 giorni di servizio - anche 600 euro.

Al dog sitter, dunque, non resta che trovare cinque, sei, otto clienti fissi per guadagnare come un colletto bianco. Nel nostro Paese, nonostante ben l’8% degli italiani si affidi regolarmente a un dog sitter/walker, non è stato ancora previsto un albo e il lavoro si trova col passaparola o attraverso internet.  Nel campo del “sitting bestiale” c’è poi un capitolo a parte per quelli che si occupano di altri animali. In Italia ci sono otto milioni di padroni, e molti di questi hanno conigli, gatti, e altre bestiole che non hanno nessun bisogno di andare a passeggio. A loro serve una gentile dama di compagnia che gli cambi la lettiera o gli serva cibo e acqua sempre freschi. I prezzi? Da 25 a 40 euro. A seconda che il servizio sia a domicilio o in direttamente pensione. Quando il padrone non c’è, i dog-cat-rabbit sitter ballano.

di Salvatore Garzillo (Tratto dal quotidiano Libero)

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