SALASSA. La necessità aguzza l’ingegno. Mai proverbio fu più azzeccato. Ed in tempi difficili, di crisi e di recessione economica quale quelli che stiamo attraversando, anche la passione per i cani può diventare una professione. Barbara Serena, 44 anni, di Salassa, era impiegata part- time in una farmacia che in seguito al passaggio di proprietà dell’attività si è ritrovata, praticamente dall’oggi al domani, senza lavoro.
Barbara Serena non si è persa d’animo ed ha colto l’occasione per reinventarsi un mestiere nel campo che più le era congeniale: la cura degli amatissimi amici quattrozampe. «Ho frequentato due corsi di etologia relazionale, disciplina che studia il comportamento degli animali in relazione con l’uomo, e con l’obiettivo di diventare dog sitter un corso specifico organizzato dall’associazione Mondo Cane di Torino - confida Barbara Serena-. Le cose, al contrario di quanto mi dicevano i più che mi sconsigliavano di fare di questa una figura professionale in una realtà non di città come il Canavese, stanno andando bene. Ci sono parecchie persone che lavorano, ammalate in casa ed anziani che faticano a portare a spasso il cane. Inoltre, ho anche realizzato una pensione casalinga per cani di piccola taglia e deciso di partecipare ad ulteriori corsi per educatore cinofilo ed addestratore, quest’ultimo terminerà la prossima settimana ed a gennaio sosterrò gli esami pratico e teorico».
Attualmente, sono una decina i cani di cui Barbara si prende cura quotidianamente o saltuariamente a seconda delle esigenze dei loro padroni, un po’ di tutte le razze e le taglie: dai meticci al pastore tedesco e al border collie.
«Con il cane si deve instaurare un giusto e corretto rapporto, l’animale, come noi umani, non smette mai di imparare- aggiunge la dog sitter salassese-. Sono molto soddisfatta di questo lavoro che si deve intraprendere certamente senza pensare di ottenere straguadagni. Ma i cani regalano tantissimo ed anche con i loro proprietari sono riuscita a instaurare un’amicizia che mi riempie la vita. Tutti i giorni e con tutte le condizioni climatiche si è a contatto con la natura e con l’ambiente. Bisogna essere animati da una grande passione perché proprio nei giorni festivi si lavora di più, ma io sono davvero contentissima di questa professione». E quando torna a casa dal lavoro, a continuare ad assicurare a Barbara la giusta dose di scodinzolate ci sono altri amici quattrozampe, i suoi due deliziosi Cavalier King Charles Spaniel.
«Spero in futuro di continuare questa professione, iniziata quasi per caso ma che mi sta regalando grandissime soddisfazioni - conclude Barbara Serena, accarezzando uno dei suoi simpatici cagnolini - Come tutti i lavori impone dei sacrifici ma che sono ampiamente ripagati dall’affetto dei miei amici a quattro zampe e dalla stima dei loro proprietari».
Ed in un periodo di profonda crisi occupazionale come quella che stiamo attraversando, la duttilità, l’intuizione, il coraggio e, se vogliamo anche l’umiltà di Barbara Serena possono essere esempio di come un problema, la perdita del lavoro, possa diventare un’opportunità.
Chiara Cortese